Ruaha

   

Mdonya Old River Camp
Non è cambiato nulla: c’è ancora un lodge tendato uguale a quello dei safari di Hemingway....

 

Area selvaggia di contrasti e colori vivaci, il Ruaha, indescrivibile, è immenso quanto le emozioni che crea. Dopo il Selous, è il più grande polmone di natura incontaminata della Tanzania e, grazie alla difficoltà d’accesso che lo hanno sempre protetto dall’intrusione dell’uomo, rimane uno dei segreti meglio conservati dell’intero Paese.
Nell’area complessiva, più o meno estesa quanto la metà del Belgio, la natura ospita imponenti elefanti, sonnolenti iene, mandrie di bufali, zebre ed antilopi.
A dominare lo scenario, la costante presenza di grandi predatori: leoni, leopardi, ghepardi ed i rarissimi licaoni. Insieme al Selous National Park, fa parte del cosiddetto “Circuito del Sud”, dove tuttora la natura regna suprema, grazie alla presenza di pochi campi tendati. Qui i safari sono più autentici e straordinari che altrove, le emozioni sono più forti e la natura, meravigliosa ma anche crudele, è ben diversa da certi altri parchi del Continente Nero diventati per lo più Safari Parks dallo stile europeo…
Stagione delle grandi piogge (da gennaio ad aprile): meraviglioso per la lussureggiante natura e per il birdwatching, il Ruaha in questa stagione presenta difficoltà a causa del fango che spesso rende non percorribili i sentieri.
Stagione secca (da maggio a dicembre): E’ il periodo migliore per avvistare i predatori ed i grandi mammiferi poiché a causa della carenza di pioggia, gli animali si avvicinano numerosi alle poche pozze d’acqua disponibili rendendosi maggiormente visibili.